Le strategie più comuni per migliorare l’efficienza energetica in casa, dall’illuminazione ai sistemi di riscaldamento e raffrescamento.
La Direttiva Casa Green ha sancito la necessità di rendere più efficienti dal punto di vista energetico le abitazioni europee, con un piano di miglioramenti da mettere in pratica da qui al 2050. L’efficienza, fondamentale per attuare l’abbattimento delle emissioni, è anche un modo per abbassare la bolletta energetica senza rinunciare al comfort.
Efficienza e risparmio energetico
L’efficienza energetica viene spesso confusa con il risparmio, ma i due concetti devono essere tenuti separati. Partiamo dalla definizione che ne dà l’Enea: “L'efficienza energetica di un dato processo, trasformazione, servizio, può definirsi come il rapporto tra l’effetto utile ottenuto (o prestazione erogata) e l’energia immessa in ingresso”. Questa non indica, quindi, un utilizzo di energia minore (risparmio), ma migliore. Massimo risultato con il minimo dispendio di risorse.
Non si tratta - ad esempio - di spegnere la luce, ma piuttosto di usare luci a led, magari temporizzate o collegate a sensori di movimento che le attivino solo al bisogno. Efficienza energetica, pertanto, fa riferimento a un processo complesso che include perfezionamento tecnologico e best practice con risultati che spaziano da un miglioramento del comfort, attuabile ad esempio con la domotica, alla creazione di un circolo economico virtuoso, come accade per la ricaduta positiva dei green jobs sull’occupazione.
Il risparmio energetico può, dunque, essere definito come un effetto dell’efficienza energetica: un minor impiego di risorse che spesso si traduce anche in un miglioramento dei conti di casa.
Da un punto di vista più prettamente tecnico, è esemplare la definizione data dalla Direttiva europea 2012/27/UE, secondo cui il risparmio energetico è la quantità di energia che può essere risparmiata e, soprattutto, misurata dopo un intervento di efficientamento energetico. La misurabilità del miglioramento ottenuto diventa quindi un elemento centrale, anche a fronte della Direttiva Casa Green e dell’accesso ai diversi bonus perché determina la classe energetica di una casa e l’eventuale passaggio a una superiore.
Classe energetica di casa: dalla A alla G
Ad ogni edificio (ma la stessa cosa vale anche per gli elettrodomestici) può essere attribuita una classe energetica, indicata con una lettera dalla A alla G, che rispecchia le sue performance in termini di consumi. La classe A riguarda le abitazioni più efficienti, mentre la classe G viene assegnata a chi si trova sul gradino più basso di questa classificazione. L’attribuzione, naturalmente, non è arbitraria, ma si basa sul calcolo dell'indice di prestazione energetica globale dell'edificio, in termini di energia non rinnovabile: EPgl,nren. Quest'ultimo valore viene espresso in kilowattora per metro quadrato all’anno e indica il fabbisogno energetico totale per climatizzazione invernale ed estiva, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione. Più questo valore diminuisce, più calano i consumi e, di conseguenza, le emissioni.
La classe energetica di una casa, attribuita sulla base di questo indice, sarà poi inserita nell’APE (Attestato di Prestazione Energetica), documento necessario per la compravendita degli immobili, per la locazione e per la richiesta dei bonus. Gli interventi di efficienza energetica sull’abitazione sono mirati a questo salto di classe. La Direttiva Europea Case Green, a questo proposito, stabilisce che tra il 2030, per le nuove costruzioni, e il 2050 tutti gli edifici nell’ambito della UE raggiungano la classe A e quindi emissioni pari (o quasi) a 0. Un obiettivo sfidante che potrà essere raggiunto grazie a un insieme di strategie diverse, più o meno impattanti, ma che possiamo cominciare ad attuare fin da ora.
Come migliorare l'efficienza energetica in casa
Acquistare elettrodomestici nella massima classe energetica e utilizzare un’illuminazione a LED sono strategie immediate che possono permetterci di ottenere un risparmio energetico senza troppi sforzi. Un salto di classe energetica, però, necessita di ben altro, come interventi di isolamento termico, sostituzione degli infissi e installazione di impianti di riscaldamento e raffrescamento più performanti. Le pompe di calore, ad esempio, sono molto efficienti, sia per quanto riguarda il riscaldamento invernale sia per il raffrescamento in estate. Inoltre, grazie alla tecnologia di ibridazione con le caldaie a condensazione, consentono di impiegare al meglio l’impianto di termosifoni o riscaldamento a pavimento già esistente. Un quadro già vantaggioso che può essere ulteriormente migliorato grazie all’abbinamento con un impianto fotovoltaico, per sfruttare al meglio l’energia elettrica autoprodotta.
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L’efficienza energetica conviene
Investire nell'efficienza energetica della propria casa significa non solo risparmiare sulle bollette, ma anche contribuire alla tutela dell'ambiente e al contrasto dei cambiamenti climatici, a cui siamo tutti chiamati.
Oltre all’aspetto etico, conviene richiamare anche il fattore economico: efficientare significa consumare meno ma anche poter aderire ad alcune importanti detrazioni fiscali come il bonus casa 50% o l’ecobonus in percentuale variabile sulla spesa effettuata, in base al tipo di intervento.
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