L’Enea ha presentato un nuovo piano di incentivazione dedicato a tutti gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici condominiali. Si tratta di una vera svolta che introduce un programma di riqualificazione profonda, ma soprattutto trasforma le detrazioni fiscali in incentivi per il risparmio energetico.
Novità incentivi per edifici condominiali
L’introduzione di nuovi incentivi potrebbe portare a una riduzione dei consumi dal 40 all’80% di interi edifici condominiali. Perché essa entri in vigore serve un fondo ad hoc (già annunciato dalla cassa Depositi e Prestiti), in grado di finanziare il 90% del costo degli interventi per l’efficientamento dei condomini.
In questo modo solo il 10% delle spese resterebbe così a carico dei proprietari.
In 10 anni e compatibilmente alle esigenze di equilibrio del bilancio, il fondo potrebbe recuperare circa il 65% dell’investimento. Ciò che resta rientrerà negli anni attraverso il risparmio energetico generato da edifici più efficienti e prestanti dal punto di vista energetico.
Come risolvere il problema bilancio statale
Se la novità incentivi alletta dal punto di vista del rinnovamento edilizio, nonostante l’edilizia rappresenti un settore ancora sottomesso alla crisi economica del Paese, esistono fattori che potrebbero mitigare le conseguenze dell’impatto che gli incentivi avrebbero sul bilancio statale:
- l’impostazione decennale del piano di intervento
- riduzione della spesa pubblica data dalla minore presenza di sostanze inquinanti
- maggiore benessere abitativo
- in futuro, minor bisogno di ricorrere a incentivi per la riqualificazione
Come dice l’Enea, l’Italia è un Paese di classe A e ha raggiunto il 32% dell’obiettivo di risparmio fissato al 2020 dal Piano Nazionale del 2014.
Complessivamente le misure per l’efficienza hanno portato un risparmio di quasi 10 Mtep l’anno, evitando le emissioni di 26 milioni di tonnellate di CO2.
Ciò che conta è, secondo Enea, preparare un piano normativo e di lavoro su cui basarsi e procedere, non solo per creare obiettivi e azioni comuni, ma per dare vita a una vera normativa che le amministrazioni comunali e regionali apprenderanno, svilupperanno e proporranno in un contesto favorevole.