28-03-2022

Rincaro bollette: scegli il gas metano

Rincaro bollette: scegli il gas metano

L’aumento del prezzo delle materie prime atteso per il 2022 è diventato un tema centrale per le famiglie di consumatori per le quali è previsto un aumento per luce e gas.
Il Governo è però tempestivamente intervenuto dando attuazione a tutta una serie di politiche per il contenimento del rincaro nel primo trimestre dell’anno in corso. Nello specifico le detrazioni sul gas metano riguardano:

  • una riduzione dell’Iva al 5% per il gas sia per utenze domestiche che per quelle business
  • annullamento degli oneri di sistema per il gas naturale, per tutte le utenze, sia domestiche che business come già previsto nel IV trimestre 2021

Ma al di là dei vantaggi economici perché scegliere il gas metano?

Una soluzione economica ed ecologica

Il gas metano è un gas di origine naturale che viene impiegato senza che si renda necessaria l’aggiunta di altre sostanze nocive come zolfo o idrocarburi aromatici.
Un primo motivo che dovrebbe quindi indirizzare verso la scelta del metano domestico è che è meno inquinante.
In un’epoca nella quale i cambiamenti climatici sono diventati non solo un tema sul quale discutere ma anche da agire con azioni concrete, diventa fondamentale elaborare delle soluzioni ecologiche che possano sostituire i combustibili fossili, il gas metano procede in questa direzione.

Il metano in Italia

L’Italia si distingue come uno dei maggiori importatori di gas metano, da esso dipende infatti il 60 % del comparto energetico.
A ben vedere, tutto il territorio europeo è attraversato da una rete di metanodotti. Un sistema di trasporto che non incrementa il traffico in superficie e non lascia tracce, perché dopo che i tubi vengono introdotti nel terreno, l’ambiente circostante viene interamente ricostruiti dopo lo scavo che si rende necessario per il loro posizionamento.
Ma quando si è diffuso in Italia il gas metano?
Fu Alessandro Volta a scoprirne il potenziale energetico, il quale notò delle piccole bolle gassose che si formavano con il movimento delle acque del Lago Maggiore. Avvicinando un fiammifero acceso si notava che queste bolle alimentavano una fiamma di colore bluastro.
Il gas metano viene estratto dai giacimenti di petrolio attraverso un unico processo. Come nel caso del petrolio, il gas metano è la risultante delle trasformazioni che la sostanza organica subisce, depositandosi sui fondali di mari o laghi.
Il metano può essere estratto quindi o come superficie gassosa che costituisce la copertura del bacino petrolifero, oppure possono trovarsi anche bacini costituiti esclusivamente da gas naturale.
Per estrarlo, una volta che si finisce di trivellare il giacimento, il gas viene fuori e deve essere prontamente incanalato in una rete di tubi per giungere o nei sistemi di stoccaggio o a destinazione finale.
Generalmente il gas che viene estratto è umido e necessita di essere trattato per separarlo da altri idrocarburi come l’etano o sostanze nocive come lo zolfo.
In Italia il ricorso al metano è relativamente recente, il primo giacimento fu scoperto a Lodi nel 1959 e da quel momento si è iniziato a sfruttarne il potenziale energetico, come valida alternativa al carbone.
Secondo i dati forniti da Nomisma Energia, società indipendente che si occupa di ricerca in ambito energetico e ambientale, nel contesto Italiano dagli anni 50 fino ad oggi sono stati prodotti circa 798 miliardi di metri cubi di gas metano. Questi sono relativamente pochi, se si considerano i giacimenti che si potrebbero sfruttare nel Mare Adriatico o anche in Sicilia o Basilicata.
Questo tesoro ancora perlopiù inesplorato ha tutte le caratteristiche per consentire all’Italia da un lato di ridurre i prezzi energetici e di marginalizzare la dipendenza dalle importazioni.

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