12-10-2018

Nuovi investimenti per il futuro degli stabilimenti italiani

Nuovi investimenti per il futuro degli stabilimenti italiani

Il nuovo Governo ha avviato il processo di rivalutazione degli stabilimenti italiani produttori di automobili, che prevede di stanziare importanti investimenti su tutto il territorio, favorendo l’occupazione, soprattutto giovanile.

Il Governo del “autocambiamento”

Il vicepremier Di Maio, al passo con la rivoluzione dell’elettrico in atto, ha annunciato un nuovo programma di rivalutazione industriale, che prevede di dare una nuova veste agli stabilimenti del sud Italia, promuovendo la produzione di auto elettriche, tema di possibile confronto con il nuovo vertice Fca.

Lo 0,1% di auto elettriche immatricolate risulta essere una percentuale assai bassa per una nazione che insegue un processo di rinascita; a questo vi si affianca l’ibrido che registra numeri migliori arrivando al 3-4%. La strada è perseguire una mobilità sostenibile in promozione a una progressiva riduzione degli autoveicoli inquinanti a benzina e a diesel.

L’elettrico nel futuro degli italiani

Il precedente Governo per anni ha inseguito il tema della sostenibilità, ma la novità attuale si presenta negli strumenti finanziari previsti, favorendo l’acquisto di un’auto elettrica o ibrida in relazione alla diminuzione dei prezzi internazionali di tali vetture e la costruzione di una rete di vendita e di infrastrutture di ricarica consolidate sul tutto il territorio nazionale.

Resta inoltre forte il tema di una costruzione di una rete di trasporti competitiva e aggiornata che prevederà di ospitare spazi pubblici destinati al car-sharing e al bike-sharing con ciclo-stazioni in prossimità di luoghi strategici come parcheggi intermodali, stazioni ferroviarie e dei bus.

Il riscatto degli stabilimenti italiani

Lo scorso giugno Sergio Marchionne, in linea con il nuovo Governo, ha presentato un piano altamente competitivo che prevede 45 miliardi di investimenti totali, di cui 9 Fca intende stanziare per lo sviluppo dell’auto elettrica e a guida autonoma.

Un’industria competitiva e rinnovata e un Governo dalle idee chiare e portatrici di innovazione che vede dunque nel futuro dell’Italia la creazione di una stretta relazione tra il polo di lusso del Nord e la rivalutazione del Sud con l’auto elettrica.