La SEN, Strategia Energetica Nazionale, ha chiuso il 2017 ponendo alcuni importanti obiettivi e scadenze ben precise per il nostro Paese. Entro il 2030 si prevede l’allineamento con i piani europei e internazionali per quanto riguarda il tema energia sostenibile.
Le mete fissate
Nello specifico i propositi da raggiungere saranno tre:
- la riduzione del gap del prezzo dell’energia rispetto agli altri Paesi UE, perché oggi la differenza dei costi energetici tra le aziende italiane e le concorrenti europee è troppo alta e ciò è svantaggioso per la competitività del mercato nazionale
- il rispetto degli Accordi di Parigi sul rapporto tra clima ed energia, per cui è necessario limitare l’impatto che il consumo di energia ha sul cambiamento climatico globale
- il miglioramento del sistema di approvvigionamento, per aumentare la sicurezza ed evitare l’interruzione delle forniture
L’automotive al centro della SEN
Uno dei campi di maggiore interesse per la SEN è quello della mobilità. Infatti, tra le prime questioni da affrontare c’è lo svecchiamento del parco veicoli italiano. Per far fronte a questa problematica ci sono gli incentivi per il passaggio da auto alimentate da carburanti tradizionali (benzina e diesel) a quelle a metano, a Gpl, elettriche o che sfruttano la tecnologia ibrida.
Si ritiene che questo sia il momento ideale per proporre la conversione delle auto, sulla scia dell’emergenza smog che ha colpito e colpisce le grandi città e per gli strascichi dello scandalo diesel che, in parte, ancora si ripercuotono sul mercato automobilistico.
Le azioni dell’Esecutivo
Oltre agli incentivi, concessi a coloro che sceglieranno di convertire la loro auto a carburanti green, ci sarà il rafforzamento della rete rifornimento: le stazioni di servizio per ricaricare le auto elettriche aumenteranno fino a raggiungere le 19.000 colonnine, sparse lungo tutto il territorio nazionale, mentre i distributori di gas naturale arriveranno a un totale di 800 unità.
In generale la presentazione della nuova Strategia è una dimostrazione di maturità da parte dell’Italia, che intende seguire precise direttive che la porteranno - in poco più di un decennio - al completo adeguamento ai livelli internazionali di sostenibilità energetica.