10-04-2017

Le statistiche energetiche saranno più chiare, anche in Italia

Le statistiche energetiche saranno più chiare, anche in Italia

La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato all’inizio del mese di novembre il nuovo regolamento sulle statistiche europee relative ai prezzi di gas naturale ed energia elettrica: il provvedimento dovrebbe chiarire le modalità di trasmissione delle informazioni da parte dell’utenza all’Organo competente.

Crescono inoltre numeri e tipologie di dati da fornire, al fine di promuovere la trasparenza e il confronto dei prezzi dell’energia tra i diversi Paesi dell’UE.

L’Italia accoglie il nuovo regolamento, richiedendo il passaggio alla nuova modalità di disaggregazione dei dati entro tre anni. L’8 Agosto 2017 segna la data entro la quale il nostro Paese dovrà presentare alla Commissione europea la richiesta di proroga.

I dati sull’elettricità e il gas saranno suddivisi in fasce

Dal 2017 la comunicazione dei dati relativi all’elettricità sarà suddivisa in 12 fasce di consumo: 5 per i civili, 7 per il resto dell’utenza.

Per il gas invece le fasce di presentazione dei dati saranno 9, di cui 3 per i clienti civili.
Inoltre, i prezzi dell’elettricità e del gas dovranno essere ripartiti in tre componenti principali (e sottocomponenti separate):

  • Energia e approvvigionamento
  • Rete
  • Imposte, canoni, tributi e oneri

Il compito degli Stati membri sarà quello di comunicare a Eurostat, ogni tre anni, una relazione standard sulla qualità dei dati comprensiva di:

  • informazioni su ambito di applicazione e raccolta dei dati
  • criteri di calcolo
  • metodologia e fonti dati utilizzate

Eurostat renderà pubblica, a sua volta, la relazione sulle statistiche dei prezzi entro 5 mesi.

Concessa la proroga agli Stati membri UE

Nel caso in cui il Sistema statistico di uno Stato membro richieda numerosi interventi di  adeguamento al nuovo regolamento, la Commissione ha previsto la concessione di una proroga per l’entrata in vigore dello stesso, a patto che il rinvio non vada oltre 3 anni.

L’Italia si presta quindi alla modifica delle proprie procedure, nel rispetto del nuovo provvedimento e incentivata dalla possibilità di fare chiarezza  sui prezzi dell’energia, estendendo l’obbligo di rendicontazione ai clienti domestici