03-04-2017

Largo all’economia circolare delle 3 R

Largo all’economia circolare delle 3 R

L’economia sta cambiando: Nazione Unite e Unione Europea diffondono un nuovo modello di economia circolare. Si punta su nuovi obiettivi: la valorizzazione degli scarti dei consumi, l’estensione del ciclo di vita dei prodotti, la sharing economy, l’impiego di materie prime dal riciclo, l’uso di energie da fonti rinnovabili per un nuovo tipo di consumo responsabile.

Con quale obiettivo? Migliorare le condizioni dell’ambiente e quelle di vita dei suoi abitanti.

Quando il rifiuto diventa risorsa

La diffusione del nuovo modello di economia circolare abbraccerà uno sviluppo del genere umano completamente nuovo, ma soprattutto svilupperà un modello di economia basata sulle 3R: riduco, riuso, riciclo.

Tagliando gli sprechi sarà possibile attuare un progetto di sviluppo economico (e della società) sostenibile, innovativo e competitivo, in cui il rifiuto si trasforma in risorsa.

Perché scegliere il nuovo modello di economia circolare?

Il primo obiettivo del progetto di economia circolare sul quale l’Ue ha generato e vorrebbe diffondere un nuovo pacchetto normativo, è sicuramente di crescita economica.

Il nuovo modello di economia circolare potrebbe garantire una crescita del Pil, creare nuovi posti di lavoro e incrementare la produttività annua delle risorse, ma soprattutto garantirebbe:

  • eliminazione di risorse sprecate
  • eliminazione di capacità sprecate
  • eliminazione di cicli di vita sprecati
  • eliminazione di componenti di valore sprecati

Inoltre, potrebbe divulgare nuove prospettive di sviluppo, volto a tagliare gli sprechi, sfruttare l’efficienza di risorse energetiche e idriche, utilizzare le materie prime in modo responsabile.