07-02-2022

Impianto fotovoltaico domestico. Perché sceglierlo

Impianto fotovoltaico domestico. Perché sceglierlo

Se quello appena trascorso è stato un anno da record per il fotovoltaico che secondo il rapporto quinquennale dell’EU Market Outlook for Solar Power 2021-2025 ha raggiunto il record di 25,9 GW di capacità, con una crescita pari al 39 % rispetto all’anno precedente. E la crescita non pare intenzionata ad arrestarsi: è previsto ancora per il 2022 un incremento pari al 16%.

Il paradosso che emerge dall’altro lato è che in Italia poco meno del 7% degli edifici residenziali è dotato di un impianto fotovoltaico.

I dati emersi dal Forum Italia Solare 2021 che si è tenuto a Roma lo scorso 1 dicembre, parlano infatti di un potenziale ancora espresso in via del tutto marginale che a fine anno non è riuscito a raggiungere 1 GW di capacità.

Ma quali sono i fattori che possono contribuire ad incentivare la scelta del fotovoltaico come soluzione domestica?

Impianto fotovoltaico: come funziona?

L’impianto fotovoltaico è un sistema che trasforma l’energia solare in energia elettrica, attraverso l’effetto fotovoltaico.

Nell’impianto, a livello di struttura compositiva, gli elementi immediatamente visibili sono i pannelli. Essi sono comunemente costituiti da silicio o più in generale da materiali che sono in grado di catturare i raggi solari e veicolarli per un successivo utilizzo.

Ne esistono molti tipi in commercio, le cui caratteristiche si adattano alla struttura sulla quale devono essere implementati. Per il soddisfacimento del fabbisogno energetico domestico sono particolarmente indicati i vetrati, costituiti da una copertura in vetro e una piastra con funzione captante isolata termicamente nella parte inferiore.

Le tipologie di impianto

Per quanto riguarda il funzionamento, a livello sistemico si possono distinguere due grandi famiglie:

  • “grid connected”, ovvero gli impianti che si allacciano ad una rete pubblica
  • “stand alone” o anche chiamati “a isola” che si alimentano autonomamente

Questi ultimi si rivelano particolarmente indicati nel caso di villette indipendenti che sono dislocate in zone più isolate, dove l’autonomia energetica rappresenta una garanzia di sicurezza e di efficienza in termini di consumo.
Le componenti
Tra gli elementi costitutivi essenziali per il funzionamento dell’impianto fotovoltaico, il cui lavoro è meno visibile dall’esterno, è l’inverter, un apparato elettronico indispensabile nel processo di conversione che trasforma la corrente continua in corrente alternata, pronta per essere utilizzata nelle varie utenze dell’abitazione.

Un elemento chiave per aumentare l’efficienza dell’impianto consiste nell’ adozione di un sistema di accumulo che permette di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso durante il giorno. 

È attraverso questo processo che l’energia accumulata può essere utilizzata come “riserva” indipendentemente dalle condizioni climatiche.

Perché scegliere il fotovoltaico

Quello che l’Italia sta vivendo all’interno del panorama europeo e più in generale all’interno dei più scenari globali, è un momento storico rivoluzionario nel quale l’attuazione di politiche energetiche sostenibili è al centro dei dibattiti e delle normative di tutti i Paesi sviluppati.

Per questo a partire dal 2019, il Governo ha cominciato ad intervenire in maniera consistente attraverso ingenti detrazioni fiscali.

In linea coi principi di transizione energetica fissati a livello comunitario, tenendo conto dei rallentamenti che tali incentivi hanno subito a causa della pandemia, i vantaggi dell’Ecobonus sono stati estesi fino al 2024, con la possibilità di usufruire di tre aliquote di rimborso previste al variare degli interventi realizzati: il 50%, il 65% e al 110%.

In particolare, l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda ad uso domestico rientra nelle opere soggette a detrazione fiscale per le ristrutturazioni al 50 % o per il risparmio energetico Ecobonus, al 65%.