01-03-2021

Il 2021 punta all'innovazione

Il 2021 punta all'innovazione

La Legge di Bilancio 2021 ha prorogato l’Ecobonus, accanto al Superbonus: a conferma delle novità proposte nel 2020 in materia di risparmio energetico e detrazioni.
Ma non è tutto: gli incentivi fiscali saranno dedicati anche alla ripresa economica e al sostegno delle imprese italiane.

Ecobonus e detrazione al 110%

Per gli edifici esistenti, il bonus conferma la possibilità di detrazione del 110% per gli interventi di riqualificazione. Si intendono quindi tutti quegli interventi dedicati alle parti comuni degli edifici per la sostituzione di impianti di climatizzazione e/o la fornitura di acqua calda sanitaria, gli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate. A queste si aggiungono tutte quelle spese eseguite per interventi congiunti a quelli elencati.

L’accesso all’Ecobonus è diretto al rispetto dei requisiti minimi, alla dimostrazione della congruità delle spese e alla presentazione dell’APE, rilasciata da un tecnico abilitato, che attesti il passaggio ad almeno due classi energetiche superiori a quelle di partenza.

Ecobonus e detrazione al 65 e 50%

Tra le spese ammesse per ottenere la detrazione al 65% ci sono l’installazione di collettori solari termici, interventi di climatizzazione con installazione di termoregolatori evoluti, coibentazione di strutture opache verticali e orizzontali, sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di aria calda a condensazione e sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore.

Ammesse alla detrazione del 50% sono invece le spese per installazione di schermature solari, sostituzione di finestre comprensive di infissi e installazione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentabili a biomasse combustibili.

Transizione ecologica e sostenibilità ambientale

I nuovi crediti d’imposta inseriti nella nuova Legge di Bilancio resteranno in vigore fino al 2022, con particolare attenzione ai crediti d’imposta per chi acquista beni strumentali, con qualche differenza tra beni strumentali immateriali e materiali.
Per quanto riguarda i primi, il credito d’imposta è fruibile in un anno, con la possibilità di compensare immediatamente il credito relativo agli investimenti.

Per i beni strumentali materiali invece la fruizione dei crediti è ridotta in 3 anni, ma soprattutto sono potenziate le aliquote dei bonus investimenti:

  • per i beni strumentali materiali il credito d'imposta ò del 50% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • per beni strumentali materiali il credito d’imposta è del 30% da 2,5 milioni e fino a 10 milioni
  • per beni strumentali materiali il credito d’imposta è del 10% sopra i 10 milioni e fino a un massimo di 20 milioni

Non è tutto. Per chi investe in ricerca e sviluppo, innovazione e design, è stata confermata la proroga del credito d’imposta fino al 31 dicembre 2022, con aliquote agevolative dal 10 al 20%.

Si incentivano inoltre la formazione dei dipendenti e degli imprenditori; è confermato il bonus pubblicità e sino al 2023 è previsto un credito d’imposta del 40% per il sostegno del Made in Italy nelle reti di imprese agricole e agroalimentari, per la realizzazione di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico.