18-07-2016

Energie rinnovabili: in Italia si riparte dai nuovi incentivi

Energie rinnovabili: in Italia si riparte dai nuovi incentivi

Il 2005 fu l’anno che segnò il record storico di consumi di energia in Italia. Dopo l’arrivo della crisi, che segnò una prima contrazione - oggi ancora attuale - c’è bisogno di novità.

Il 29 giugno 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che disciplina gli incentivi per le fonti rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico. Il provvedimento contribuirà al raggiungimento nazionale degli obiettivi climatici ed energetici UE, incoraggiando la ripresa economica nazionale.

In attesa di ripresa

Anche se la lieve ripresa fa ben sperare, grazie soprattutto al migliore utilizzo di risorse rinnovabili, il calo quantitativo dei consumi di energia elettrica ha tagliato le gambe alla crescita di elettricità verde in tutto il Paese. Tuttavia non si può sottovalutare la crescita della potenza rinnovabile installata

Il settore del solare e quello delle bioenergie hanno contribuito a migliorare le prestazioni energetiche interne nazionali.

Una nuova strategia green

Oggi vale la pena chiederci: quanto contribuiranno le risorse rinnovabili alla ripresa economica italiana?
Perché la ripresa avvenga è necessaria l’introduzione di incentivi che:

  • permetteranno all’Italia di centrare gli obiettivi proposti dalla Cop21
  • si concentreranno su qualunque settore energetico rinnovabile
  • spingeranno all’azione anche le società private

Ognuno di questi interventi si inserisce all’interno di un progetto verde che, oltre a ristabilire una crescita positiva  e controllata delle rinnovabili, aiuterà l’Italia a centrare gli obiettivi di Parigi, riducendo la spesa per importare energia dall’estero e creando un nuovo contesto sociale, cultural sostenibile!

I nuovi Incentivi Fer

Dedicato agli impianti energetici a fonte rinnovabile, ad eccezione dei fotovoltaici, che avranno vita media pari a 20 anni (25 per il solare termodinamico), il Decreto Fer rappresenta un investimento utile e garante di benefici per l’ambiente e per l’occupazione.

Si tratta di 435 milioni di euro all’anno stanziati per incentivare la produzione di rinnovabili elettriche non fotovoltaiche. Gli impianti selezionati nel 2016 potranno usufruire degli incentivi per 20 anni.
Il Decreto Fer è stato così giudicato:

  • Conforme alle normative comunitarie
  • Un contributo al raggiungimento degli obiettivi dell’Italia per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di gas climalteranti
  • Non altera il mercato unico dell’energia

L’approvazione ufficiale del Decreto sblocca lo stallo normativo che affliggeva molte iniziative imprenditoriali nate nel 2015 e per le quali l’entrata in esercizio era stata prevista entro il 2016.  Il provvedimento potrà così favorirà nuovi investimenti e aprirà nuove possibilità di occupazione, muovendo il mercato e l’economia del Paese.