02-02-2021

Economia circolare: il piano europeo verso la sostenibilità

Economia circolare: il piano europeo verso la sostenibilità

L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che fa bene sia al pianeta che all’economia. A differenza del modello lineare tradizionale, che vede i prodotti uscire dal mercato una volta esaurite le funzionalità, l’economia circolare punta a generare ulteriore valore proprio a partire dai rifiuti.

Ripara, riusa e ricicla sono le tre parole chiave di questa nuova mentalità economica, consapevole del fatto che le risorse sono sempre più scarse e limitate, a fronte di una popolazione in continua crescita.

Non solo ambiente, l’economia circolare fa bene anche all’economia

Sostenibilità significa trovare un punto di incontro tra obiettivi economici, sociali e ambientali.
Sul fronte della responsabilità sociale, l’economia circolare permette di ridurre la dipendenza dalle materie prime e dai paesi esteri che ne sono detentori, abbattendo di conseguenza le emissioni inquinanti derivanti da estrazione, utilizzo e trasporto.

Dal punto di vista dell’impresa, il fatto che il nuovo valore risieda nei prodotti già immessi sul mercato è invece un’opportunità di risparmio: secondo la Commissione Europea, la progettazione ecocompatibile a partire dal riutilizzo dei materiali permetterebbe di salvare fino a 600 miliardi di euro, oltre a ridurre i gas serra dal 2 al 4%.

Diverse azioni sono orientate alla transizione verso un modello economico sostenibile.           
A tale proposito, il Recovery and Resilience Facility è pensato per finanziare le riforme degli stati membri e favorire le imprese locali nel ridurre la dipendenza dall’estero. Il programma Horizon Europe punta invece a sostenere la ricerca in campo ambientale e a stimolare nuove idee di ecodesign.

Per favorire lo sviluppo dell’economia circolare è infatti necessario rivedere il modello produttivo a partire dalle basi di progettazione, fino al consumo e al riciclo dei rifiuti, tenendo in considerazione che le nuove opportunità verranno proprio da materie prime di seconda mano; e che quindi è importante conservarne la qualità.

Oltre a rivoluzionare il sistema di produzione-consumo-riciclo, occorre infine un chiaro impianto normativo per unire e coordinare gli sforzi dei vari attori che contribuiscono alla svolta sostenibile del nostro futuro.