12-10-2020

Disincentivare l’uso della plastica: in arrivo la Plastic tax

Disincentivare l’uso della plastica: in arrivo la Plastic tax

La plastica è sempre stata considerata un materiale poco eco-friendly. Per disincentivarne l’utilizzo delle imprese e l’acquisto da parte dei consumatori, dal primo gennaio 2021 saranno introdotte due nuove tasse sui materiali plastici.

L’eurotassa. La tassa imposta dall’Unione Europea

Una delle due tasse che verranno imposte sulla plastica è l’eurotassa, prevista nell’insieme di imposte che l’Europa ha introdotto per finanziare il Recovery Fund.
L’ecotassa consisterebbe in 80 centesimi al chilo che verranno applicati su tutti quei rifiuti da imballaggi di plastica che non saranno riciclati, con l’obiettivo principale di incentivare i contributi nazionali alla raccolta differenziata.

La tassa italiana

La seconda tassa è invece prevista dall’Italia a partire dal primo gennaio 2021, e graverà sia sulle imprese che sui consumatori. La Plastic tax italiana consiste in 45 centesimi al chilo per qualsiasi prodotto plastico usa-e-getta e imballaggi non riutilizzabili, esclusi i farmaci, prodotti medicali, plastica biodegradabile e da riciclo.
Anche questo è un tentativo per incentivare la produzione e l’acquisto di prodotti riutilizzabili, in quanto l’approvvigionamento della plastica aumenterà del 50% per i produttori.

Nonostante la doppia tassa, l’Italia sarà però meno penalizzata rispetto ad altri paesi europei meno performanti in raccolta, recupero e riciclo. Come dimostrato da Corepla, il consorzio nazionale di recupero della plastica, l’Italia si è posizionata tra i paesi dell’UE più attivi nelle attività di riciclaggio. Il suo prezioso contributo agli obiettivi europei le permetterà di essere meno colpita dall’ecotassa europea.