Il Parlamento Europeo sta discutendo sull’approvazione della Red II: la nuova direttiva sull’energia rinnovabile. Le posizioni del Parlamento e del Consiglio europeo sono tuttavia distanti.
Il dibattito
La Commissione Europea ha proposto un target del 27% di rinnovabili sui consumi, ma gli eurodeputati, più ambiziosi, voteranno per il 35%, chiedendo meno costi e meno oneri per l’autoproduzione e l’autoconsumo. Le posizioni del Consiglio Europeo e Parlamento sono contrastanti.
Il Consiglio concorda sul fatto che gli autoconsumatori non debbano imbattersi in costi ingiustificati, ma chiede che tutti i consumatori contribuiscano attraverso imposte e oneri ai costi di produzione e distribuzione dell’energia.
Il Parlamento insiste sul fatto che la nuova normativa non solo dovrebbe permettere l’autoconsumo, ma incentivarlo; il consumo di energia autoprodotta quindi non deve assolutamente incorrere in costi o imposte di alcun genere.
Rinnovabili per il settore trasporti
Per quanto riguarda invece gli obiettivi del rinnovabile nel settore trasporti, il Consiglio ha fissato un obiettivo del 14% per ogni Stato membro.
Entrando nel dettaglio, il target è dell’1% per i biocarburanti avanzati entro il 2025, e del 3% per il 2030. A questo proposito, il Parlamento precisa che per biocarburanti avanzati s’intendono rifiuti conformi al principio di gerarchia, che non producano effetti di distorsione sui mercati dei rifiuti o effetti di spostamento.
La proposta prevede anche l’obbligo da parte dei fornitori di carburante di includere fino al 9% di biocarburanti avanzati entro il 2030.
L’obiettivo finale è quello di ridurre per il 2020 almeno il 7% delle emissioni gas a effetto serra.