Il mercato automobilistico è in costante crescita. Ma come contrastare il surriscaldamento globale e l’inquinamento delle città?
Sono proprio le statistiche a confermare che il 70% delle emissioni globali di CO2 sono dovute alla combustione di combustibili fossili e che il settore dei trasporti occupa un quarto di questa percentuale.
Le nuove motorizzazioni
Le previsioni non sono del tutto negative: solo il 9% delle nuove vetture che popoleranno il mondo sarà a combustione; il 25% sarà ibrido e addirittura il 66% sarà elettrico o a idrogeno.
Con questi dati, confermati anche in occasione dell’International Mother Earth Day, «Le emissioni complessive passeranno dalle attuali 3,7 gigatonnellate a 1,2».
L’85% di queste emissioni sarà prodotto nelle città, che concentreranno il 50% della popolazione mondiale in solo il 2% dello spazio disponibile sul pianeta Terra.
Stando alle previsioni le nuove motorizzazioni saranno una manna per tutti noi e per il Pianeta, infatti con quelle a combustione la temperatura globale aumenterebbe di 5° gradi Celsius, mentre con le nuove motorizzazioni elettriche e ibride la temperatura nel 2100 aumenterebbe “solo” di 3° gradi Celsius.
Attenzione alle batterie delle auto
I vantaggi della trazione elettrica sono lampanti, tanto che un EV emette ancora oggi fino al 65% della quantità di CO2 rispetto al veicolo comparabile con un motore a benzina valutando la generazione di corrente elettrica dell’Unione Europea.
Un grande passo va fatto anche sulle batterie delle auto, che andrebbero caricate totalmente da fonti rinnovabili abbassando così la percentuale fino al 3% rispetto ad un modello termico. È utile ricordare che le batterie al litio e cobalto saranno esaurite rispettivamente entro il 2047 e il 2039.
Nei prossimi dieci anni però il costo delle batterie è necessario che si riduca del 67%.
Addio ai motori diesel?
A tale riguardo destano particolare attenzione alle dichiarazioni che annunciano una svolta decisiva nell’ambito della tecnologia dei motori a gasolio: una novità del tutto inaspettata, dato che i motori a diesel sembrano oggi in via di estinzione.