Raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. È il traguardo ambizioso che si è posta l'Unione Europea, con obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni di CO₂ del 55% entro il 2030 e del 90% entro il 2040, raggiungendo contemporaneamente un target energetico rinnovabile del 42,5% entro il 2030. L'Europa si trova dunque di fronte alla complessa e impegnativa sfida della decarbonizzazione: un risultato che non può essere raggiunto attraverso una sola strada, e che non dovrà lasciare indietro nessuno.
Nel 2022, l'Unione Europea ha emesso 2,73 miliardi di tonnellate di CO₂ nell'atmosfera. Gli edifici sono responsabili del 36% delle emissioni, seguiti dal settore dei trasporti (circa il 25%) e dal settore manifatturiero (circa il 22%). Questa analisi evidenzia la necessità di un impegno concertato in tutti i settori per affrontare le esigenze specifiche di ciascun comparto.
Energia ovunque: la sfida delle aree rurali
In Europa, oltre 137 milioni di cittadini vivono in aree rurali, spesso con infrastrutture energetiche meno sviluppate rispetto alle aree urbane. Le 2.200 isole abitate del continente complicano ulteriormente la transizione energetica. Un approccio equo richiede di considerare queste peculiarità, garantendo un'adeguata infrastruttura e facilitando l'accesso a fonti energetiche pulite per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro posizione geografica. Una transizione equa non significa solo ridurre le emissioni, ma anche garantire che tutti possano beneficiare di un futuro energetico sostenibile.
I Gas Liquidi: un ruolo strategico nella transizione energetica
In Europa, 25 milioni di tonnellate di gas liquidi sono attualmente utilizzate per trasporti, riscaldamento e applicazioni industriali. 7 milioni di tonnellate vengono impiegate per il riscaldamento di abitazioni fuori rete. Inoltre, 8,5 milioni di veicoli nell'UE utilizzano GPL, che riduce le emissioni di NOx del 62% e le emissioni di particolato del 90% rispetto alla benzina. I gas liquidi sono impiegati in oltre 1000 applicazioni, tra cui processi industriali, riscaldamento di processi e acqua, lavorazione dei metalli, produzione alimentare, petrolchimica e forni industriali.
Questi dati mostrano l'importanza strategica dei gas liquidi per la transizione energetica. La loro integrabilità nelle infrastrutture esistenti, la sicurezza dell'approvvigionamento, la convenienza economica e la facilità di trasporto li rendono fondamentali. La crescente domanda di un approvvigionamento energetico sicuro e diversificato, in un contesto geopolitico complesso, amplifica la loro centralità nel mix energetico del presente e del futuro. La produzione europea di gas liquidi nel 2020 ha coperto il 76% della domanda interna, e l'aumento della capacità di produzione di gas liquidi rinnovabili (200.000-250.000 tonnellate all'anno a livello globale) indicano un futuro ancora più sostenibile ed economico.
Gas Rinnovabili: uno sguardo al futuro energetico europeo
I gas liquidi (propano, butano, DME) prodotti da fonti rinnovabili come rifiuti organici, oli vegetali e scarti di lavorazioni agro-alimentari, rappresentano una soluzione cruciale. La loro diretta utilizzabilità nelle infrastrutture esistenti (drop-in) riduce l'impronta di carbonio e accelera il distacco dai combustibili fossili.
L'obiettivo del settore è quello di soddisfare interamente la domanda di gas liquidi con alternative rinnovabili entro il 2050, contribuendo a raggiungere la neutralità climatica dell'UE. Ma occorre un supporto politico più deciso, per incentivare lo sviluppo di questo settore che rappresenta un'opportunità concreta per un'energia più sostenibile.
La transizione energetica richiede la corretta comunicazione
A raccontare questo scenario, con comunicazioni mirate e campagne di sensibilizzazione diffuse, contribuisce Liquid Gas Europe, associazione senza scopo di lucro – di cui fa parte AGN ENERGIA - che rappresenta la voce dell'industria del gas liquido a Bruxelles, sostenendo un contesto normativo sicuro e stabile per garantire una transizione energetica giusta per tutti.
In occasione dell'ultimo congresso dell'associazione, che si è tenuto a Lione lo scorso giugno, è stato presentato un manifesto in otto punti per promuovere una transizione energetica equa e per tutti. Mentre Energy Everywhere è proprio il claim dell'ultima campagna – e di un sito dedicato - che descrive in maniera capillare i punti centrali di questo articolo.
Una transizione di successo richiede un'impostazione strategica, un impegno coordinato e una presa di coscienza individuale. La collaborazione tra istituzioni, aziende e cittadini è fondamentale per un cambiamento reale e duraturo.