IL MERCATO LIBERO

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La liberalizzazione del mercato

Fino al 1999, il mercato dell’energia era monopolizzato, per legge, dall’Enel. Sin dagli anni ’60 del 1900, infatti, l’Enel è stata l’unica azienda autorizzata dal governo alla gestione di tutto il settore energetico italiano. Il “Decreto Bersani”, in un’ottica di liberalizzazione di molti settori del mercato, dopo tanti anni ha eliminato questo monopolio, permettendo quindi ad altri operatori di proporsi. La liberalizzazione ha portato un notevole cambiamento dal punto di vista dei produttori e dei distributori, ma anche per il consumatore finale, libero per la prima volta di scegliere il gestore da cui acquistare energia elettrica.

Il Servizio di Maggior Tutela

A livello legale, la completa liberalizzazione di tutto il mercato energetico italiano, è stata messa in atto  con il Decreto Legge 73 del 2007, convertito poi nella Legge 03/08/2007 numero 125. Tale legge, nell’ottica di consentire tutte le misure indispensabili per il passaggio da un regime monopolista ad uno di libera concorrenza, ha istituito il Servizio di Maggior Tutela.

In pratica, con il Servizio di Maggior Tutela i prezzi della luce e del gas sono stati regolamentati dall’Autorità, garantendo un tetto massimo per i consumatori che, non volendo ancora accedere al mercato libero, potevano rimanere protetti da eventuali rincari dei prezzi.

Dopo molti rinvii, il Servizio di Maggior Tutela, pensato sin da subito come regime prettamente transitorio, è cessato di esistere il 1° gennaio del 2022. Da quel giorno tutti i consumatori che ancora non avevano optato per il mercato libero, hanno dovuto scegliere il loro fornitore preferito.

Il mercato libero dell’energia

Nel mercato libero dell’energia vale la legge della domanda e dell’offerta, con prezzi proposti dal fornitore di servizi e accettati dai clienti finali.

I contratti del mercato libero possono essere firmati o disdetti in qualsiasi momento, e l’utente è libero quindi di cambiare fornitore, seguendo l’offerta che ritiene più conveniente.

I prezzi del mercato libero sono caratterizzati da una quota fissa, determinata dall’Autorità che regola tutto il mercato e che è eguale per tutti, e da una quota variabile, in base all’offerta del fornitore. I fornitori, quindi, possono  variare il prezzo della quota da loro modificabile, proponendo ai loro clienti soluzioni più o meno convenienti.

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Nel mercato libero operano tre figure principali:

Il produttore

Ovvero l’azienda che possiede e gestisce le centrali elettriche o a gas

Il fornitore

Ovvero l’azienda che acquista energia elettrica dal produttore e fornisce il servizio, vendendola al cliente.

Il distributore

Ovvero l’azienda che si occupa di trasportare l’energia al consumatore finale. Per legge, il consumatore può scegliere in libertà il suo fornitore, ma non ha potere decisionale sul produttore o sul distributore. Queste società infatti operano in autonomia rispetto al fornitore e non sono oggetto di contrattazione.

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Tanti tipi di mercato, tanti tipi di prezzo

I prezzi del mercato libero dell’energia sono vari, tanto che possiamo dire che esistono vari tipi di mercato, con criteri di prezzo differenti tra loro. Tutti i vari mercati sono regolati dal GME, ovvero il Gestore dei Mercati Energetici.

Per capire bene perché il prezzo finale per il consumatore dipenda da vari mercati, bisogna partire da questo concetto: l’energia è un prodotto e un bene di consumo, come quelli trattati negli altri mercati regolamentati: ad esempio oro e metalli. L’energia vede dunque fluttuare il proprio prezzo a seconda della domanda e dell’offerta. I vari mercati del prezzo si dividono in:

Mercato del giorno prima – MGP

È il mercato che ospita la maggioranza delle compravendite. Produttori e fornitori fanno affari scambiandosi interi blocchi di energia per il giorno successivo. Il funzionamento è simile a quello del mercato azionario: gli operatori presentano le loro offerte di quanta energia sono disposti a comprare/vendere e il prezzo massimo/minimo che sono disposti a pagare/ricevere. Quando i due prezzi, di offerta e di domanda, si allineano, avviene la transazione. Ogni seduta del MGP apre alle 8.00 del nono giorno antecedente al giorno di consegna e si chiude alle ore 12.00 del giorno precedente il giorno di consegna. 

Mercato infragiornaliero – MI

È il mercato che, come il nome suggerisce, permette agli operatori di scambiarsi le compravendite durante la giornata, convenzionalmente divisa in sette sessioni. È utile agli operatori quando devono modificare i programmi del loro MGP, per esempio per coprire un’improvvisa maggiore richiesta energetica da parte dei clienti. 

Mercato dei prodotti giornalieri - MPEG

È il mercato legato esclusivamente alle negoziazioni in giornata. A differenza del MGP, che copre un massimale di nove giorni prima della consegna, le negoziazioni del MPEG obbligano alla consegna dell’energia in giornata

Mercato del servizio di dispacciamento – MSD

È il mercato a cui gli operatori si rivolgono solo in particolari situazioni, come ad esempio per assicurarsi una riserva di energia o quando vi sono congestioni nella richiesta elettrica. 

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