28-04-2023

TRANSIZIONE ENERGETICA: UNA SFIDA FONDAMENTALE DEI NOSTRI TEMPI

immagine di un bosco dall'alto con nuvola che simboleggia la transizione

Come è noto, la transizione energetica punta a trasformare il paradigma con cui si consuma, produce e distribuisce l’energia; un asse importante della trasformazione sta nella sostituzione delle produzioni di energia da fonti energetiche di origine fossile, che hanno un impatto enorme e nocivo sul Pianeta, con le cosiddette fonti rinnovabili come l’energia del sole (fotovoltaica), del vento (eolica), dell’acqua (Idroelettrica) e della terra (geotermica). 

Le prescrizioni dell'Agenda ONU 2030

Tra i punti dell’Agenda ONU 2030, finalizzati alla definizione dei 17 obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile, tre in particolare sono strettamente collegati alla transizione energetica. L’obiettivo 7 promuove ad esempio un’“Energia pulita e accessibile” che rimanda direttamente all’obiettivo 13, ossia la “Lotta contro il cambiamento climatico”. Lo stesso obiettivo 11 è strettamente intrecciato alle implicazioni della transizione energetica, attraverso la creazione di “Città e comunità sostenibili”.

Una rivoluzione anche sociale

La transizione energetica non implica soltanto la sostituzione delle fonti fossili che, secondo alcune stime, soddisfano ancora circa l’80% della richiesta di energia primaria globale. La transizione energetica comporta infatti anche la trasformazione dei processi con cui l’energia viene consumata, prodotta e distribuita. La creazione di “Città e comunità sostenibili” auspicata dall’obiettivo 11 dell’Agenda ONU 2030 si fonda infatti su un radicale ripensamento dell’organizzazione della vita individuale, urbana e sociale. La realtà a cui idealmente tende la transizione energetica è quella di un grande network, in cui l’energia – solo quella veramente necessaria - circola in maniera capillare ed efficiente, anche attraverso i processi di digitalizzazione, per alleggerire, non solo a livello di risorse, ma anche a livello logistico, i flussi di produzione e distribuzione.

L’importanza della comunità energetica

Cellula fondamentale di questa rete del futuro è la comunità energetica, una realtà urbana o periferica in grado di produrre energia per sé in un’ottica di autarchia energetica. Molti condomini partecipano già a logiche di questo genere, mediante una produzione di energia locale, favorita dai pannelli fotovoltaici posizionati sul tetto, messa poi a disposizione dei condòmini e, per l’energia eccedente le esigenze del condomìnio, della popolazione che vive in prossimità dello stabile. Anche i cappotti termici, che riducono la dispersione di calore di tutti gli appartamenti dell’edificio, e le colonnine di ricarica per le vetture elettriche allestite nel cortile rappresentano un passo importante verso l’adozione di soluzioni energetiche che influiscono positivamente sui consumi dell’intera comunità condominiale. 

Gli altri passaggi della Transizione

Proprio la mobilità elettrica è un altro dei nodi cruciali della transizione energetica. Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC) del governo prevede la circolazione di 6 milioni di vetture elettriche per la fine dell’attuale decennio. Una proiezione ambiziosa che testimonia l’importanza di questo settore nel quadro generale delle politiche sostenibili che dirigono la transizione energetica. Se il 2021 ha visto l’incremento del mercato italiano dell’auto elettrica (+128% rispetto all’anno precedente), con l’immatricolazione di circa 137.000 nuove vetture, il 2022 ha fatto registrare una notevole contrazione, perlomeno nel nostro paese. Se è vero che anche carburanti con basse emissioni, come il GPL, possono essere una valida soluzione verso il passaggio definitivo alla mobilità elettrica, resta prioritaria un’ulteriore sensibilizzazione in questo segmento di mercato. Per rispondere alle finalità della transizione energetica è inoltre basilare l’aggiornamento di molti dei servizi e delle attività in carico ai settori del trasporto pubblico, dell’industria e del terziario. La decarbonizzazione è infatti strettamente correlata a una revisione dei consumi delle aziende e a un disciplinamento della filiera, con la riduzione delle emissioni e del proprio impatto, verso un’economia “net zero” ossia che preveda processi di produzione di bene e servizi “libera da emissioni CO2 dall’inizio alla fine”. 

Il dovere di ogni cittadino

Oltre ai grandi piani industriali, è fondamentale anche l’approccio che ogni singolo individuo può maturare rispetto ai propri comportamenti quotidiani. La riduzione dei consumi personali e la scelta di fonti di energia rinnovabili si associano anche alla valorizzazione di prodotti di uso comune (dall’alimentazione all’abbigliamento) che prevedono filiere sane e a impatto ridotto o zero. La stessa economia circolare, con per esempio tramite il riutilizzo intelligente di materiali di scarto, può rivelarsi una leva preziosa in vista degli obiettivi indicati dalla transizione energetica. Ogni tassello, privato e pubblico, individuale o collettivo, contribuisce insomma in maniera rilevante al successo generale.  

L’offerta di AGN ENERGIA

AGN ENERGIA è una compagnia energetica moderna protagonista della transizione energetica attraverso il suo comparto GREEN, che mette a disposizione soluzioni intelligenti per il risparmio e l’efficienza energetica, come il fotovoltaico (AGN-SOLAR) e i sistemi di ricarica dei veicoli elettrici (Wallbox domestica AGN e-DRIVE), l’Autoconsumo Condominiale e lo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili. Da sempre AGN ENERGIA è leader nel mercato del GPL, che garantisce un impatto ridotto rispetto ad altri combustibili per una transizione ancora più sostenibile.